Piastri vince a Shanghai dominando sin dalle qualifiche; a completare la doppietta Lando Norris che resiste nei giri finali a un problema al pedale del freno. Russell completa il podio dopo aver perso la seconda posizione su Lando in partenza, riuscendo a tenere dietro prima Hamilton e poi Leclerc. Ancora anomale le Ferrari in gara che non riescono a sfruttare al massimo la vettura. Sorpresa assoluta Haas che porta Ocon in 7° posizione e Bearman in 10°.

Dopo Melbourne ci si aspettava una rinascita, un nuovo inizio per la Ferrari, e almeno per la prima metà del weekend c’è stata: prima la pole di Lewis Hamilton nelle qualifiche del venerdì e poi la vittoria della gara sprint, per la prima volta si è vista la vera Ferrari di questa stagione; un buon passo gara, che tiene testa alle McLaren, e un’ottima gestione gomme che è stata addirittura più forte di tutti. Ma poi alle qualifiche del sabato si è dovuto ancora cambiare qualcosa. Dopo la direttiva FIA di aumentare di 1 psi le pressioni degli pneumatici, la Scuderia ha apportato modifiche anche all’assetto, che ha portato, come a Melbourne, uno sbilanciamento. Ciononostante i due piloti della Rossa hanno dato due feedback piuttosto diversi: se da una parte Lewis ha perso il feeling con la sua vettura, non riuscendo mai a tenere il passo sia delle McLaren che della Mercedes di Russell, dall’altra Charles era molto fiducioso, aveva un buon feeling e un gran passo nonostante l’ala anteriore danneggiata – danno che gli ha sottratto circa 30 punti di carico aerodinamico -; lo stesso Leclerc a fine gara ha affermato che avrebbe potuto lottare per vincere senza quel danno. Quindi la Ferrari torna a casa ancora insoddisfatta, ma con diverse risposte ai punti di domanda sorti la scorsa settimana; ora a Maranello avranno a disposizione un’intera settimana, prima di partire per il Giappone, per mettere la parola fine a quest’inizio di stagione altalenante e inserirsi in maniera definitiva nella lotta.
AGGIORNAMENTO: Leclerc e Hamilton squalificati. Leclerc per auto in sottopeso minimo di 1 kg, Hamilton per eccessiva usura del plank, 8,6 mm invece dei 9,00 mm del limite consentito.
Weekend da buttare, punti importanti persi, non vi sono scuse, a Suzuka si dovrà essere perfetti.

La Mercedes fa poco rumore, ma in due gare e mezzo porta a casa un bel bottino di punti e si conferma un avversario temibile per Ferrari e Verstappen. Lo scorso anno furono tante le parole dette nei confronti di George Russell; dopo l’addio di Hamilton e la conferma del diciottenne Kimi Antonelli, si pensava a una perdita del team leader in casa Mercedes, che dovesse essere punto di riferimento per il giovane italiano e che soprattutto giovasse al team nei casi in cui Kimi scontrasse qualche difficoltà in gara, prendendosi tutta la responsabilità conquistando punti importanti. Compito che l’inglese che ha svolto eccellentemente nella giornata di oggi. Purtroppo per Kimi è stata una giornata sfortunata: dopo la gran partenza dall’8° posizione, che lo ha visto superare le due VCARB salendo in 6°, il pezzo dell’ala anteriore di Leclerc è volato sotto la sua auto, danneggiando il fondo. Alla fine, non è potuto andare oltre l’8° posizione. Russell, invece, come a Melbourne, ha dato del filo da torcere alle Ferrari e soprattutto a Leclerc, ieri in gara sprint sorpassandolo in curva 14 conquistando la 4° posizione, e oggi, dopo aver perso la 2° posizione in partenza su Norris, si è difeso per gran parte di gara prima dalle pressioni di Lewis e poi dagli attacchi ancora di Leclerc, riuscendo a resistergli grazie anche a una buona trazione in curva 13 – curva che porta sul lungo rettilineo dove si può usufruire del DRS -.
AGGIORNAMENTO: grazie alla squalifica delle due Ferrari, Kimi sale in 6° posizione.


La McLaren continua sulla sua strada, praticamente senza ostacoli. Se nella sprint hanno faticato, almeno con Norris, nel gran premio non vi è stato alcun dubbio: prima la pole e poi la dominazione assoluta di Oscar Piastri nel gran premio, seguita dalla seconda posizione di Lando Norris, che dopo aver superato Russell in partenza, sembrava avere vita facile, ma un problema al pedale del freno nei giri finali ha rischiato di compromettere la doppietta McLaren, ma il distacco da Russell e il doppiaggio di Bortoleto gli hanno permesso di tenere la seconda posizione fino alla bandiera a scacchi.
A sorpresa questo weekend ne escono protagonisti le due Haas e Alex Albon. Dopo la buona qualifica di ieri in 11° posizione, Esteban Ocon è stato autore di un’ottima gara risalendo fino alla 7°, riuscendo a sorpassare con una gran staccata in curva 14 Kimi Antonelli. Dall’altra parte del box Haas c’è poi Ollie Bearman, che dopo la brutta qualifica di ieri in 17° posizione era chiamato a una rimonta per togliersi anche di dosso il terribile weekend a Melbourne: così, dopo essere partito con gomma dura e aver gestito per gran parte di gara, senza lasciarsi a “inutili” lotte con altri piloti, ha montato gomma media e ha avviato la sua rimonta dalla 19° posizione, passando uno per uno ogni pilota, risalendo fino alla 10°. La Williams porta ancora tanti punti a casa, grazie al solito Alex Albon, che lo fa sembrare quasi normale. Prima una buona qualifica in 10° posizione e poi sfrutta l’errore strategico della VCARB che opta per due soste invece che una, terminando fuori dai punti, e cedendo la 9° posizione al pilota tailandese. Ancora anonima la prestazione di Carlos Sainz, che dopo essere finito nel muro a Melbourne, oggi non va oltre la 13° posizione; manca ancora il feeling con la vettura e ciò comporta una performance altamente al di sotto delle aspettative che lo vedono con un distacco di ben 20 s dal proprio compagno di squadra. Ma la Williams e la Haas dimostrano di essere in piena crescita, grazie a due team che lavorano molto bene sotto pressione, capaci di ideare strategie diverse dalle solite ma funzionali, come quella di Bearman di oggi.
AGGIORAMENTO: Ocon 5°, Albon 7°, Bearman 8°, Sainz 10°. Punti importanti in casa Haas, che confermano l’ottimo lavoro del team da quando è arrivato Komatsu. Aumentano in punti anche per la Williams, con Sainz che conquista il primo punto con il nuovo team – ciononostante ci si aspetta molto di più da lui nelle prossime gare.
Ancora non va e tu giustamente sei impietoso.Come sempre un ottimo articolo soprattutto ben scritto