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Nuove sanzioni, multe più salate e una nuova-vecchia direttiva tecnica; Federazione a lavoro anche durante la pausa invernale

Pochi i giorni all’inizio dei test, che ci accompagneranno alle prime vere messe in moto delle vetture, e solo tre settimane al primo spegnimento dei semafori di questa nuova stagione, ma la pausa invernale è stata tutt’altro che di passaggio per i team, piloti e soprattutto per la Federazione. Lo scorso 7 Novembre i piloti, tramite la GPDA (Grand Prix Drivers Association), hanno pubblicato un comunicato dove chiedevano alla Federazione e al suo presidente Ben Sulayem la possibilità di un’apertura al dialogo, nei casi in cui gli stessi fossero sanzionati per un tipo di linguaggio scorretto o scurrile; affermando che questo tipo di linguaggio fosse innocuo se non indirizzato a nessun pilota, meccanico, steward o qualsiasi altro componente del circus, e utilizzato invece per descrivere emozioni, comportamenti della propria vettura o una strategia di gara. Dopo circa due mesi è finalmente arrivata la risposta della FIA che sembrerebbe, a tutti gli effetti, non aver gradito il comunicato della GPDA. Nuove sanzioni e multe più salate in tutto il mondo del Motorsport, ma la Formula 1 è il bersaglio maggiormente colpito.

LE NUOVE SANZIONI

Art. 12.2.1.f ISC:Qualsiasi parola, azione o scritto che abbia causato un danno morale o una perdita alla FIA, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi dirigenti e, più in generale, all’interesse dello sport motoristico e ai valori difesi dalla FIA”

Art. 12.2.1.l ISC:Qualsiasi tipo di cattiva condotta

Art. 12.2.1.n ISC:Qualsiasi incitamento pubblico alla violenza e all’odio

Art. 12.2.1.o ISC: “La formulazione e l’esposizione di dichiarazioni o commenti politici, religiosi e personali, in particolare in violazione del principio generale di neutralità promosso dalla FIA in base ai suoi Statuti, salvo previa approvazione scritta dalla FIA per le Competizioni Internazionali o dell’ASN competente per le Competizioni Nazionali di propria competenza

Per questi quattro articoli sono previste le seguenti sanzioni: alla prima violazione la multa sarà di 10.000€, 40.000€ per i piloti di F1; alla seconda violazione la multa sarà di 20.000€, 80.000€ in F1, e un mese di sospensione; alla terza violazione la multa sarà di 30.000€, 120.000€ in F1, un mese di sospensione e inoltre una detrazione di punti in Campionato. 

Infine vi è l’Articolo 12.2.1.p ISC:

Inosservanza delle istruzioni della FIA in merito alla nomina e alla partecipazione di persone durante le cerimonie ufficiali di qualsiasi Competizione valida per un Campionato FIA”

Per quest’ultimo le sanzioni sono: alla prima violazione 15.000€ di multa, 60.000€ per i piloti di F1; alla seconda violazione 30.000€ di multa, 120.000€ in F1, e il divieto d’accesso alle aree riservate per il successivo evento; infine 45.000€, 180.000€ in F1, il divieto d’accesso alle aree riservate degli eventi nei successivi sei mesi e una detrazione di punti in Campionato. Ciò sembrerebbe, almeno dal punto di vista della Federazione, mettere una bella croce rossa sulla richiesta della GPDA, che, a oggi, non ha ancora mosso la propria pedina. Facendo ciò la FIA si innalza quasi come un potere totalmente esterno e per questo motivo intoccabile da chi invece ne fa parte. Facendo riferimento al quarto articolo (12.2.1.o) potremmo veder vanificato il grosso lavoro/lotta che piloti come Lewis Hamilton e Sebastian Vettel hanno portato avanti in questi ultimi anni, tentando di riportare la F1 in una dimensione terrena, immersa nelle vicende che accompagnano, in maniera negativa o positiva che siano, ogni nazione, ogni città che ospita annualmente un Gran Premio. Lotta che quindi ha già visto piloti da una parte e Federazione dall’altra, e per questo motivo la questione è tutt’altro che chiusa.

Infine, nelle ultime settimane, la FIA ha aggiornato la Direttiva Tecnica riguardante la flessibilità delle ali (TD18). Questo aggiornamento preoccupa in maniera diversa tutti i team, che, se alla fine della scorsa stagione si sono ritrovati costretti a portare modifiche all’ala anteriore per aumentare la flessibilità, cosa che limita il grave problema del porpoising, adesso si ritrovano costretti a trovare una soluzione differente. Infatti entro maggio di quest’anno, mese in cui entrerà in vigore la nuova direttiva, tutti i team dovranno aver eliminato ogni tipo di flessibilità dalle proprie ali. Ciò comporterà di conseguenza un ritorno del porpoising, che dovrà essere risolto per altre vie, come gestire le altezze, cosa che però rallenterebbe le vetture, o dei nuovi lavori alla pavimentazione.

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