“Every dream needs a Team”
Questa è la frase posta alle spalle del box Mercedes, una frase che vale più di mille parole, che da sole, comunque, non basterebbero per sintetizzare questi lunghissimi 12 anni. Anni di costruzione, di sogni, di vittorie e di record. Il connubio più vincente della storia, con numeri da capogiro: 6 Mondiali Piloti, 7 Mondiali Costruttori, 83 vittorie, 78 pole, 152 podi e 55 giri veloci.
“So che farò sempre parte di questo Team. Negli anni a venire potrò fare visita al museo conscio di aver messo mano alla scrittura della loro storia; credo che sia un ponte con basi solide, destinato a resistere alla prova del tempo.”
Così Lewis definisce questo lungo viaggio, con uno sguardo consapevole di aver dato tutto, felice di come le cose siano andate, sia nei momenti di gioia, sia in questi ultimi anni molto difficili, e soprattutto, soddisfatto di averlo fatto con questo Team, con questa Famiglia. Tanto ha condiviso, non solo in pista, ma anche nel privato, con meccanici e ingegneri; con Peter Bonnington, il suo ingegnere di pista, con cui ha regalato ai fan momenti iconici, come il team radio ‘Get in there Lewis, it’s hammer time’, e infine Toto, che nel 2013, assieme a Lewis, è entrato a far parte di questo Team, e insieme hanno scritto la storia, di un brand e di uno sport.
Tutto questo grazie a un regalo di suo padre, Anthony, una piccola macchina radiocomandata per far crescere quella fiamma già presente nel cuore di quel bambino grazie al suo idolo, al suo eroe, Ayrton. Poi, l’anno dopo, il primo kart, per sperimentare la vera pista, accompagnato però da una promessa: Anthony avrebbe fatto di tutto per lui, ma soprattutto lo avrebbe supportato per sempre – arrivando anche ad avere 4 lavori assieme pur di finanziare la carriera di suo figlio -, a patto che Lewis non smettesse mai di studiare, mantenendo lo stesso impegno che avrebbe avuto per le corse.
Un sogno che iniziò a prendere forma nel 1998, quando, alla chiamata di Ron Dennis, Team Principal McLaren, Lewis entrò a far parte del programma giovani piloti McLaren-Mercedes, con una clausola per un possibile sedile in F1 in futuro. Oggi, comunque andrà quest’ultimo Gran Premio, Hamilton metterà fine a un capitolo della sua vita, iniziandone subito un altro con un colore diverso, il Rosso, così da poter redigere qualche altra riga in un altro museo.
Gran pilota, speriamo che in Ferrari lasci il segno
Bellissimo articolo,
Complimenti Francesco!