Paddockpod

Max Verstappen vince il Gran Premio di forza; Charles Leclerc lotta e conquista il secondo gradino del podio; terza la McLaren di Oscar Piastri; solo 10° Norris, penalizzato.

Dal deserto di Vegas, pista a bassissimo carico aerodinamico dove Ferrari era data già per vincitrice e dove poi la Mercedes ha trionfato con una doppietta, al deserto di Lusail, pista a medio-alto carico aerodinamico dove McLaren sembrava aver già messo le mani sul trofeo del Costruttori ancor prima della sessione di libere e dove poi hanno avuto la meglio la Red Bull di Verstappen e la Ferrari di Leclerc. Weekend questo del Qatar molto complesso e ricco di eventi specie se guardato da diversi punti di vista.

Iniziamo da chi ha vinto il Gran Premio. La Red Bull a inizio weekend ha pattinato molto in partenza, dopo una sessione di libere senza feeling, Max non è riuscito a trovare un buon risultato nemmeno in qualifica Sprint, qualificandosi solamente 6°, alle spalle delle due McLaren, delle due Ferrari e di George Russell. Nella Sprint la situazione è stata anche peggiore: dopo una brutta partenza, causata da gomme ancora non in temperatura ottimale, Max è scalato in 9° posizione, per poi risalire solo in 8°, senza riuscire a passare Hulkenberg davanti a sé. Ma qui Red Bull riesce a comprendere l’errore commesso nel setup e nel corso della Sprint richiamano ai box Perez per fargli un cambio d’ala anteriore e qualche aggiustamento alla vettura, così da avere dei riscontri nei dati. Così Red Bull cambia l’assetto anche alla vettura n. 1 prima della qualifica, e la situazione cambia radicalmente. Pole di Verstappen, poi penalizzato di una posizione per esser stato troppo lento nel giro di preparazione e aver quasi causato un incidente con Russell – colpa che sarebbe dovuta ricadere su Russell che andava troppo veloce rispetto ai piloti davanti che stavano prendendo dello spazio per compiere l’ultimo giro. Poi, in Gara, gran partenza e conquista subito la 1° posizione che terrà fino alla fine, nonostante le tre ripartenze da safety car. È dal GP di Spagna che Max non vinceva in condizioni normali, e ieri è stato quasi come vederlo in modalità 2023, perfetto sotto qualsiasi aspetto.

Il 2° classificato è forse colui che meno ci si aspettava di trovarsi lì. La Ferrari è sempre stata un passettino dietro a McLaren e Red Bull su questa tipologia di pista, ma il bilanciamento portato con gli aggiornamenti e i correttivi delle scorse gare ha dato i suoi frutti. Inoltre, il fondo sperimentale per il 2025, utilizzato da Carlos Sainz nelle libere di Vegas e utilizzato per tutto il weekend del Qatar da Charles Leclerc, è stato un attributo in più per la Rossa. Come la Red Bull, la Ferrari, nella Sprint aveva commesso qualche errore nella scelta del setup, il che non ha fatto altro che arrendersi alla doppietta McLaren al termine dei 19 giri. In qualifica poco è cambiato, nonostante gli aggiustamenti all’assetto abbiano riportato una certa competitività alla vettura, permettendo a Leclerc di chiudere il gap dalle McLaren, qualificatesi davanti a lui solo di 23 millesimi. La Gara ha avuto due verbi: il primo è stato gestire, preservare la gomma e giocare di strategia, il secondo è stato dare tutto. La prima fase di attesa è stata portata a termine dalla safety car entrata al giro 36, causata dai detriti dello specchietto destro di Albon che si era staccato diversi giri prima, e che era stato completamente distrutto da Valtteri Bottas. Grazie alla Safety Max, Lando e Charles hanno potuto compiere un pitstop gratuito conservando così le proprie posizioni e, per Leclerc, tenendo anche la posizione su Piastri, fermatosi qualche giro prima. Al termine della safety, la fantastica difesa di Charles su quest’ultimo fino a fine gara gli ha permesso di ottenere anche una 2° posizione dopo la penalità di Norris. Risultato incredibile se si pensa anche che, in rettilineo, la vettura n. 16 raggiungeva solo 314 km/h, mentre Piastri raggiungeva i 326 km/h, ciò a causa dei limiti ormai raggiunti dal motore. Per Sainz, invece, il weekend è stato più complicato, specie dopo la foratura dell’anteriore sinistra. Dopo il pitstop, rientrato in 8° posizione alle spalle di Gasly, non è riuscito a sorpassarlo, nonostante abbia avuto un tentativo all’ultimo giro, ma Gasly, posizionandosi giusto al centro del rettilineo lungo curva 1, ha destabilizzato lo spagnolo, che, indeciso di andare all’interno o all’esterno, ha perso l’attimo ed è rimasto dietro. La Ferrari recupera così su McLaren portandosi a -21 verso l’ultima gara della stagione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *