Max Verstappen vince il GP di Sao Paulo dopo essere partito 17°. Norris spreca quella che poteva essere l'ultima chance in chiave mondiale; dalla pole termina in 6° posizione.
Interlagos è una di quelle piste che ha sempre regalato grandi emozioni, specie quando la lotta mondiale fosse ancora aperta. Brasile 2008, 2016 e 2021, tra i più recenti show che hanno portato rispettivamente il primo mondiale di Lewis Hamilton, una delle prime grandi dimostrazioni delle potenzialità di Verstappen, e la mega rimonta dalla 20° posizione di Hamilton, che riaprì il mondiale alla terzultima sfida della stagione. Ma quello di questa stagione è sicuramente la miglior gara mai tenutasi qui in Brasile. Il weekend si aperto con la notizia che Max Verstappen avrebbe scontato 5 posizioni di penalità per il cambio del motore endotermico, il sesto della stagione. Dopodiché è arrivato il momento delle interviste con le varie emittenti tv, dopo dove le dichiarazioni di Norris e, poi quelle di Verstappen in risposta, hanno fatto molto rumore. A una domanda sul proprio stile di guida Lando Norris afferma: “Io non devo cambiare nulla del mio stile di guida, anzi, se proprio qualcuno deve farlo dovrebbe essere Max”. A questa dichiarazione l’olandese ribatte: “Sono un tre volte campione del mondo, non cambierò”. Si entra così nel venerdì di uno Sprint weekend, una sola sessione di libere e poi subito qualifiche Sprint, dove McLaren ha monopolizzato la prima fila con Piastri in pole davanti a Norris, mentre Verstappen 4° alle spalle di Leclerc. In gara Sprint non vi è molta lotta, Max resta bloccato alle spalle di un mega Leclerc, che, nonostante il continuo lift & coast, riesce anche a tenere pressione sulle McLaren; ma al giro 18 crolla e Max lo passa. Poi, però, in regime di Virtual Safety Car sfora di 0.63 centesimi il tempo minimo di regime e prende 5 s di penalità. La Sprint la vince Norris, grazie a uno swap di posizioni effettuato al giro 22, e recupera 3 punti su Verstappen.
La qualifica è stata caos allo stato puro. In condizioni difficilissime è sembrata quasi una qualifica a eliminazione. Dopo aver sfiorato l’eliminazione in Q1 per un solo decimo, Norris riesce a conquistare la pole con un gran giro, davanti a George Russell e a Tsunoda. Verstappen, invece, è stato eliminato in Q2, vittima della bandiera rossa provocata da Stroll; qualificatosi 12° con le 5 posizioni di penalità scala in 17°. Norris ha così una chance enorme: parte dalla pole, il suo diretto avversario è in 17° posizione, se la gara finisse in questo modo Norris arriverebbe a -19 da Verstappen in classifica; ma Norris non è Max. Dopo la partenza, all’ingresso in curva 1 Lando ha già perso la leadership su Russell. Max dalla 17° all’uscita di curva 3, in direzione di curva 4, è già 11° alle spalle di Lewis Hamilton. Semplicemente fantastica la sua partenza riuscendo a ripetere ciò che aveva fatto 8 anni prima sempre qui in Brasile. Giro dopo giro Max aumenta il passo, curva dopo curva migliora il suo feeling con la vettura e con la pista, in condizioni complicatissime. Passa Hamilton, poi Gasly e ancora Alonso. Al decimo giro arriva a Piastri e lo supera senza difficoltà e infine, passa Lawson. È in 6° posizione alle spalle di Leclerc, che è in grande difficoltà con una vettura che fatica a rimanere in pista in queste condizioni. Ciononostante, Charles resiste e lotta con Max, difendendo la posizione in maniera magistrale per diversi giri. Poi al giro 25 si ferma ai box e lascia pista libera a Max. 4 giri più tardi si fermano ai box Russell e Norris scalando in 4° e 5° posizione. Al giro 32 Colapinto va muro e scatta la bandiera rossa. Ocon, Verstappen e Gasly, i primi 3, hanno un pitstop gratuito. Si riparte al giro 34, ma 5 giri più tardi è Sainz ad andare a muro e provocare l’entrata della Safety Car. Alla seconda ripartenza Max passa Ocon e conquista la leadership; Charles passa sia Norris sia Russell all’interno di curva 1; Norris finisce anche lungo e taglia le prime 3 curve perdendo la posizione anche su Piastri. Max vince il Gran Premio, Norris termina in 6° posizione.
Da quello che poteva diventare un -19 è diventato un -62. Da sogno a incubo. 3 gare alla fine e il mondiale sembra ormai messo in cassaforte per Max. Troppe occasioni sprecate da Lando, troppo nervoso e talvolta fragile nei momenti importanti. Con la macchina migliore per diverse gare non è riuscito mai a concretizzare e portare a casa il miglior risultato possibile. Anche questo weekend tanti, troppi errori. Max, invece, è stato perfetto. Mai una sbavatura, mai un leggero bloccaggio o un lungo. Sempre nella traiettoria ottimale, migliorando il proprio parziale giro dopo giro, siglando giro veloce su giro veloce. Questa prestazione verrà ricordata per anni, sarà ormai nella storia della F1, ricordata come la gara decisiva, almeno dal punto di vista di Max, per quello che già a Las Vegas potrebbe diventare il suo 4° titolo mondiale. Max ride, grida e festeggia, con il team e con la sua fidanzata Kelly, che si lascia andare alle lacrime al momento della premiazione. Un Max così non l’avevamo mai visto. Norris commenta “È la vita” facendo riferimento alla sua di gara, ma affibbiando il termina “fortuna” a quella di Max. Poi arrivano i complimenti di due leggende, Fernando Alonso e Lewis Hamilton, nei confronti di Max. A Lewis viene anche chiesto quale fosse la rimonta migliore, la sua del 2021 o questa di Max, e lui senza alcuna esitazione risponde quella di Max, definendola una delle migliori prestazioni della storia.