Carlos Sainz vince il GP del Messico, 2° Norris, 3° Leclerc. Verstappen termina 6° dopo una penalità di 20 s.
Se prima della pausa estiva Red Bull, McLaren e Ferrari si contendevano tutte il mondiale Costruttori, è da Monza che la Red Bull sembra aver lasciato il passo alle altre due. Dopo l’1-2 di Austin e la vittoria di Carlos e il 3° posto di Leclerc, più il giro veloce, la Ferrari ha sorpassato la Red Bull e si è messa in scia della McLaren, solo 29 punti avanti, con 4 GP dalla fine. Il weekend messicano aveva visto le carte un po’ mescolarsi durante le prove libere, dove la Ferrari era padrone quando si parlava di passo gara, mentre era la McLaren ad avere il dominio sul giro secco. Sainz è riuscito a trovare subito un gran feeling con la vettura e con la pista, facendo ben sperare la Scuderia sin dalla fine delle fp1. Leclerc, al contrario, nonostante un’ottima 3° posizione in gara, non è mai arrivato ad accendersi, complici diversi fattori: ha saltato le fp1, cedendo il posto a Oliver Bearman; vittima di un incidente causato da Alex Albon, che ha perso il controllo della vettura in curva 9, ha dovuto interrompere la propria sessione dopo pochi giri. Nelle fp2, Leclerc ha dovuto attendere che il suo team completasse le riparazioni alla vettura, ma ancora, una volta sceso pista, si è ritrovato la bandiera rossa causata da George Russell. Finalmente in pista per gli ultimi momenti delle fp2, ha mostrato un velocissimo passo gara che ha fatto ben sperare il team di Maranello. Nelle fp3 ha tentato di mettere a posto il setup della vettura, non riuscendo, comunque, a trovare alcun feeling con la stessa. E in qualifica ne abbiamo avuto prova: Sainz in pole, con un giro praticamente perfetto, e Leclerc 4°, dopo diversi errori nel secondo settore e all’ultima curva. Non è stata una buona qualifica nemmeno per le due McLaren; mentre Piastri è stato eliminato in Q1, a causa di diversi errori in curva 12 che hanno portato al cancellamento del suo giro, Norris si è ritrovato in 3° posizione, alle spalle anche di Verstappen. Quest’ultimo, invece, ha corso una delle migliori qualifiche della sua carriera. Con una vettura che oggi è 4° forza, alle spalle anche di Mercedes, la seconda posizione di Max è stata incredibile, con un giro al limite sia dei track limits sia del potenziale della vettura.
La gara si è divisa in 3 momenti diversi: il primo tra Max e Lando, il secondo tra Leclerc e la sua SF24, il terzo tra Russell e Hamilton. Il primo. Dopo una buona partenza con cui era salito in 1° posizione, Max ha mostrato subito di non avere una vettura che tenga il passo delle Ferrari e della McLaren: dopo il sorpasso subito in curva 1 da Sainz, Max viene attaccato anche da Norris alla 5, il quale taglia la curva e lo supera. Lando non restituisce la posizione e alla curva 7 Max prende l’interno e spinge Lando fuori pista, facendo così passare Leclerc che da 4° si ritrova in 2° posizione. 20 s di penalità per Max, 10 per guida scorretta volontaria e 10 per aver lasciato la pista e aver tratto vantaggio. Il secondo. A circa 20 giri dalla fine, Sainz, Leclerc e Norris, distaccati rispettivamente di 6 e 4 s, sono a lavoro con i doppiaggi di Lawson e Stroll, in 11° e 10° posizione. Mentre Sainz procede velocemente tra di loro, Leclerc, dopo aver passato Lawson, si ritrova bloccato per un giro intero da Stroll, così Norris ha avuto modo di avvicinarsi e chiudere il gap da 4 a 1 s. Dopo esser riuscito a tenerlo dietro per un paio di giri, la sua vettura lo tradisce; anticipando l’accelerazione di qualche decimo all’ultima curva, la SF24 subisce una spinta laterale molto importante, anche a causa di un aumento del vento, e Leclerc rischia di finire nel muro, ma riesce a salvarla. Nel frattempo, Norris lo passa e scappa via. All’ultimo giro Leclerc si ferma ai box, monta gomma rossa, e compie il giro veloce della gara per un punto in più per la corsa al Costruttori. Il terzo. Dopo una gara totalmente anonima, le due Mercedes si sono ritrovate in una lotta interna per gli ultimi 15 giri, Russell in 4° e Hamilton in 5°. Dopo aver avuto il via libera alla lotta, Hamilton tenta svariate volte di sorpassare il compagno, che, grazie a una migliore uscita dall’ultima curva, è sempre riuscito a resistergli, fino al giro 66, dove Lewis riesce a trovare una buona uscita da curva 17 e in curva 1 lo sorpassa, prendendosi così la 4° posizione. Con 29 punti che separano McLaren e Ferrari nel mondiale Costruttori, 47 punti che separano Max e Lando nel Piloti, ci aspettano 4 GP di lotte incandescenti: Ferrari con due piloti che sono alla massima condizione, McLaren a cui sembra sempre mancargli qualcosa per arrivare alla vetta più alta, e Red Bull che è molto, forse troppo lontana per cercare di rimanere con le altre due. Se per la Red Bull il mondiale Costruttori sembra non essere più un obiettivo, per il mondiale Piloti, la Ferrari potrebbe essere un grandissimo amico.
Buono,ma devi iniziare a pensare ad uscire in video.Pare che sia la forma di comunicazione che attecchisce di più