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Motegi coperta di Nuvole Rosse: sono rimasti solo loro due… Martinator e Pecco

Il cielo nuvoloso di Motegi si tinge di Rosso, grazie alla doppietta di Pecco Bagnaia, che lo porta, però, soltanto a -10 da Martin, che dopo la caduta in qualifica, riesce a rimontare dalla 11° fino alle prime posizioni. Già il venerdì si è potuto intravedere una sfumatura di Rosso nel cielo: Pecco e la Ducati hanno ritrovato quel feeling perfetto che è un po’ mancato nelle ultime gare, costruendo così una doppia vittoria fondamentale a quattro weekend dalla fine. L’unico pilota che è stato capace di battere questo Bagnaia è stato Pedro Acosta, riuscito a mettersi davanti di 0,25 s in qualifica e strappargli la pole – il 3° pilota più giovane della storia a conquistare una pole, dopo Quartararo e Marc Marquez; ma il rookie maravilla, alla ricerca delle sua prima vittoria in MotoGP, spreca l’occasione con due cadute, una in Sprint al 9° giro quando era in testa a 1 s da Bagnaia, e una in Gara, al 3° giro, in 2° posizione alle spalle del campione del mondo, nel tentativo di non farlo scappare via. Tentativo che poteva diventare quasi un miracolo, poiché Pecco, in Gara, non ha avuto rivali: una gestione gomme e di gara da maestro che non ha dato altra scelta a Martin di arrendersi a una fantastica 2° posizione. Il passo di Pecco è stato esemplare: sin dal 2° giro una costante fissa sul 1.44,8 per sollevarsi solamente al giro 14 sul 45,0. Martin, invece, dopo un’altra partenza fulminea, spinge fortissimo per i primi giri sul 44,4 recuperando il secondo di distacco su Pecco; ma una volta arrivato ai 7 decimi, ha un piccolo crollo ed è salito con i tempi sul 45,0. Così Pecco ha potuto riportare il distacco a 1,6 s, giro dopo giro, centesimi su centesimi. La Sprint è stata sicuramente più statica, ma non differente: dopo la caduta di Acosta, Pecco si è ritrovato 1° e, conscio che Martin non sarebbe potuto andare oltre una 4° posizione, ha rallentato per gestire il carburante che aveva utilizzato in maniera abbondante nei primi giri. Chi si è preso la scena della Sprint – senza contare le mostruose partenze di Marquez e Martin – è stata la lotta tra Marc e Enea Bastianini, da cui è uscito vincitore l’italiano grazie a un’incredibile difesa: in curva 10 del giro 11 Marc tira l’affondo su Enea e lo passa, ma questi gli sta in scia per tutto il piccolo rettilineo successivo e subito alla curva 11, dove di spazio non ce n’era, se lo crea e s’infila all’interno, mettendo fine alla lotta per la 2° posizione. Il prossimo weekend sarà fra due settimane in Australia e Pecco e Martin ci arriveranno con solo 10 punti di distacco.

Un distacco che dall’inizio dell’anno si gonfia, si smonta, si inverte e prende direzioni distorte; ma se accostiamo questo 10 alle vittorie di Martin, 5 in Sprint e 3 in Gara, e a quelle di Pecco, 6 in Sprint e 8 in Gara, notiamo che il distacco promuove lo spagnolo nonostante le 6 vittorie in meno; Martin è stato più costante, quando non ha vinto era quasi sempre in 2° posizione, o comunque sul podio; invece, per Pecco ci sono stati picchi molto alti e bassi con uguale valore, ma solo in verso opposto, infatti sono solo 6 i suoi podi senza contare le vittorie, rispetto ai 16 di Martin. Stesso vale per i ritiri, 7 per Pecco e 4 per Martin. Questa lotta è bellissima, avvincente e soprattutto longeva; diverte i fan e gli stessi piloti, che riescono a tenere un gran livello di competitività senza mai perdere la via del rispetto reciproco: pugni e staccate in pista, risate e chiacchiere fuori. Come abbiamo visto anche oggi nel retro-podio, con un bellissimo siparietto nato tra Martin e Pecco dopo la domanda di Marquez sui 10 punti che li separano… poi scherza dicendo “Beh, sempre lo stesso quindi“, e da qui Pecco si rivolge a Martin, dicendo “Ora ti tocca farmi arrivare a 0, così andiamo a giocarcela a Valencia“, e Martin risponde sorridendo “Ci metto la firma“. Vedere una lotta così a poche gare dalla fine e, soprattutto, vedere i piloti ridere e scherzare così anche senza indossare il casco è la parte migliore, è la qualità che rende così speciale questa nostra passione.

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