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Con la vittoria in Gara Enea Bastianini si rimette completamente in gioco per il mondiale, complice anche la caduta al 21° giro di Pecco Bagnaia; Martin arriva 2° sia nella Sprint che in Gara e allunga in classifica.

Il weekend sembrava già scritto sin dalle prime prove libere: Pecco trova facilmente il giusto feeling con la moto e subito abbatte il record di pista nelle prequalifiche, poi il sabato mattina in qualifica conquista la pole riabbassandolo di ancora due decimi, mancando un clamoroso 1.29,9 per soli 31 millesimi. Lo aveva detto nel giovedì alla stampa, questo weekend doveva fare ciò che non aveva fatto 2 settimane fa, sempre qui a Misano, essere aggressivo e vincere tutto; certo è che da come si era presentato già nelle prove libere si è subito capito che avrebbe dato del filo da torcere a tutti. E nella Sprint si è visto ampiamente: dopo una brutta partenza, con cui ha perso posizione su Martin e Binder, prima recupera la posizione su quest’ultimo già a curva 6 del primo giro e poi all’ottavo passa anche Martin, che commette un errore in curva 13 che lo costringe ad andare lungo. Il passo di Martin si aggira di media sul 1.31,0 mentre Pecco era sempre 2/3 decimi più veloce. In gara la situazione sembra completamente stravolgersi: ancora una brutta partenza di Pecco che perde la posizione su Martin, ma solo per poco poiché questi va subito lungo in curva 1 e permette a Pecco di riportarsi in p1. Ma questa volta Pecco non riesce a scappare via, e dopo solo 4 giri Martin lo passa e poi, un giro più tardi, viene passato anche da Bastianini. Nei giri successivi i primi due scappano via e Pecco si ritrova con un gap di 3 s. Ma, improvvisamente, al giro 15 la Desmosedici n. 1 si illumina e firma due super giri veloci sul 1.30,8 che lo portano ad accorciare 4 decimi a giro. Arriva fino a toccare il gap di 1,7 s ma al giro 21 purtroppo scivola in curva 6 e vede la sua rimonta frantumarsi. Il suo distacco da Martin crolla inesorabilmente a 24 punti, da 4 che erano dopo la Sprint. La delusione di non essere riuscito a portare il risultato voluto in entrambi i weekend di Misano è enorme, ma Martin dopo la pausa estiva è stato molto più efficiente nel mettere i punti in cassaforte, punti che sono valsi il sorpasso in classifica e adesso anche l’allungo. Le gare che ci accompagnano alla fine della stagione sono solamente 6, tra la tournée asiatica, il weekend australiano e poi il ritorno in Europa a Valencia per l’ultima gara; 6 gare che potrebbero riservarci più di qualche sorpresa in ottica mondiale, tenendo conto soprattutto della presenza, sempre più preponderante di Bastianini, che è in una condizione sia fisica che mentale strepitosa, tale da essere un avversario più che temibile per Martin e Pecco.

E infatti è stato proprio Bastianini a conquistare un’incredibile vittoria con un fantastico, ma alquanto discutibile, sorpasso su Martin all’ultimo giro. Il sorpasso è stato un azzardo totale che ha quasi visto Martin a terra, ma la verità è che lo spagnolo è rimasto totalmente sorpreso di trovare la Desmosedici n. 23 all’interno della curva e così è finito per andare lungo per evitare la caduta; la manovra non è mai stata sottoposta agli occhi degli stewards, considerata fin da subito regolare. Ma il problema principale è che fino alla gara precedente, una manovra del genere sarebbe stata quantomeno visionata e analizzata, per poi decidere se fosse regolare oppure no; ma questa volta nessun dubbio, nessuna revisione. Che il sorpasso sia regolare è indiscusso, ma da qui potrebbe crearsi un gran precedente per le gare a venire, cioè il sorpassare forzando l’altro a lasciare lo spazio andando lungo o fuori pista; ricreare i presupposti di trovare un pertugio anche quando non vi è, spingendo l’avversario fuori. Ma ciò ovviamente è solo una supposizione che vedremo nelle prossime gare confermarsi come tale o smentirsi. Tuttavia, questo “problema” di sorpasso non è altro che la conseguenza di un anteriore che si surriscalda troppo facilmente quando si è sotto il secondo da quello davanti: Michelin aveva in programma di consegnare i nuovi pneumatici per la stagione 2025, gli stessi che i piloti hanno provato durante i test 2 settimane fa. Molti piloti non hanno dato una proprio opinione, ma il campione del mondo, Pecco Bagnaia, si è rivelato completamente entusiasta, affermando che questa novità fosse la cosa che lo rendeva più trepidante verso l’anno a venire. Ma proprio giovedì, Michelin annuncia che questo nuovo pneumatico va testato maggiormente, e serviranno diversi test anche della prossima stagione, e che, quindi, questa novità verrà slittata, per il momento, alla stagione 2026. Un gran peccato e un gran problema per lo show: gli pneumatici odierni non permettono di rimanere troppo a lungo nello scarico di un’altra moto, e ciò comporta una bellissima lotta nei giri iniziali, mentre una stasi totale per la seconda parte di gara, con pochi e talvolta alcun sorpasso nei giri finali. Il nuovo pneumatico avrebbe dovuto rivoluzionare questa situazione, portando una lotta continua dall’inizio fino alla fine della gara, senza dover salvaguardare le pressioni e le temperature dell’anteriore. Questo resterà ancora per un po’ un tema piuttosto caldo all’interno del paddock, nella speranza che i tempi vengano accorciati, ma almeno per ora dovranno essere i piloti a cambiare l’equilibrio dei giri finali, proprio come la Bestia ha fatto questa domenica, incoronandosi vincitore nella 100° vittoria Ducati nella massima serie.

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