GP di Germania: Pecco vince la gara e torna leader del mondiale; per Martin sarebbe stato il weekend perfetto se non fosse caduto a 2 giri dalla fine; caduta che concede un doppio podio al team Gresini e ai fratelli Marquez; Luca Marini con il team Honda conquista il primo punto della stagione.

Weekend ricco d’azione e timore quello al Sachsenring: nove le cadute nel venerdì, tra curva 1 e curva 11, tutte a causa di temperature molto basse e forti volate di vento; ciononostante Martin sigla il 1° tempo e il 2° tempo rispettivamente nelle FP1 e nelle FP2, mostrando fin da subito di avere maggior passo sul giro secco rispetto ai suoi rivali nel mondiale, mentre, per quanto riguarda il passo gara, è al pari di quello di Bagnaia, un paio di decimi dietro la Gresini di Marc Marquez. In qualifica Martin fa un super giro che gli consente di stare in pole davanti a Oliveira di soli 48 millesimi, ma il campione del mondo italiano è stato molto sfortunato durante gli ultimi due tentativi al termine del Q2, dove, in entrambi i giri, era riuscito ad abbassare di 0,1 s il tempo di Martin tra il T1 e il T2, ma ha dovuto “alzare il piede” per una bandiera gialla al T3, causata da diverse cadute; si qualifica 4°. Più sfortunato Marc Marquez che non riesce neppure a qualificarsi per il Q2, poiché all’ultimo tentativo del Q1 si ritrova in traiettoria la HRC di Stefan Bradl, impeding per lui; lo spagnolo partirà solo 13°. Nella Sprint super la partenza di Pecco che da 4° passa in 1° posizione grazie a un super switchback in curva 1, mentre Martin e Oliveira lottavano all’esterno. Purtroppo, però Pecco divora le gomme nei giri iniziali, andando a perdere la posizione su entrambi loro già al 3° giro. Da qui in poi, Pecco inizia a soffrire, scivolando un po’ in tutte le curve, ma riesce a tenersi stretta la 3° posizione, davanti al suo compagno: partito 9°, Bastianini rimonta fino alla 4° posizione. Intanto Marc Marquez ha compiuto una super rimonta fino alla 7° posizione, riuscendo ad arrivare anche a Maverick Viñales, fino a superarlo all’ultima curva dell’ultimo giro, arrivando solo 3 millesimi davanti al pilota Aprilia. In gara la partenza è simile a quella della Sprint: Pecco è 1° e Martin 2°. Dietro di loro si accende Franco Morbidelli, che supera 3 piloti e passa in 3° posizione. Dal 7° giro succede di tutto: Pecco viene superato prima da Martin e poi, dopo due giri, da Morbidelli; Fabio Di Giannantonio è costretto al ritiro, a causa di una lenta foratura al posteriore, 0 punti nella Sprint e ritiro in Gara, weekend da dimenticare. Intorno al giro 15 inizia a crollare di prestazione la Prima Pramac di Morbidelli e viene superato prima da Pecco e poi da Alex Marquez. Nei giri successivi si innesta una spettacolare lotta tra Morbidelli, Enea Bastianini e Marc Marquez: su tutti ha la meglio lo spagnolo che li supera e va a caccia del fratello in zona podio. Pecco intanto ha aumentato il ritmo, portandosi a soli 7/8 decimi da Martin. La pressione è tanta e Martin ancora una volta non riesce a gestirla: a soli due giri dalla fine, in curva 1, Martin scivola e va fuori; Pecco diventa leader della corsa e, soprattutto, del mondiale. Nel frattempo, Marc ha raggiunto suo fratello Alex e lo supera con un grandissimo sorpasso in curva 11, agevolato anche da una chiusura dell’anteriore per Alex che non gli ha permesso di avere il pieno controllo. Ma la caduta di Martin gli permette di salire comunque sul podio col fratello; grandissima prestazione del team Gresini e dei fratelli Marquez.

Ennesima rimonta in questa stagione per Marc Marquez che dimostra ancora una volta il motivo per il quale la prossima stagione sarà lui a correre per la Ducati, e non il connazionale Jorge Martin: quest’ultimo già nella lotta mondiale della passata stagione ha perso punti importanti a causa di cadute di questo genere, dimostrando di non sostenere la pressione della gigantesca Nuvola Rossa. Ancora una volta Pecco Bagnaia dimostra di essere un due volte campione del mondo: nonostante un inizio di stagione negativo, nelle ultime gare non ha dato pace alla concorrenza, accontentandosi anche di un 3° posto quando necessario, scavando punto per punto con grande pazienza e determinazione, portandosi così a +10 su Martin prima della pausa estiva. Grande soddisfazione anche in casa Honda, che, dopo la penalizzazione a gara conclusa di Fernandez, Zarco e Bradl, per pressione di gomme illecita, Luca Marini viene promosso in 15° posizione, andando a conquistare il primo punto di una stagione piuttosto complicata.