GP d'Austria, a casa della Red Bull
Questo weekend si vola in direzione Spielberg, Austria. Il Red Bull Ring consta di dieci curve per un totale di 4.318 km; tre sono le zone DRS, sui primi 3 rettilinei consecutivi fino a curva 4, punto cruciale per sorpassare negli ultimi anni. Il circuito austriaco è molto differente dalle piste in cui si è corso negli ultimi 4 GP; è una pista a basso carico aerodinamico e tanto motore, e ciò potrebbe ulteriormente mescolare le carte in gioco. Max Verstappen e la sua Red Bull saranno ancora una volta quelli da battere, ma questa volta, assieme alle McLaren, avremo anche le Ferrari, la cui tipologia di vettura è più consona a questo tipo di circuito, con poco carico aerodinamico e poche forze G laterali da subire. Chi potrebbe risultare protagonista è sicuramente Charles Leclerc, che nelle ultime stagioni ha sempre ottenuto buoni, se non addirittura ottimi risultati, considerando soprattutto l’auto che guidava: nel 2019 conquistò la sua seconda pole position in carriera e terminò la gara in seconda posizione; nel 2020, con una Ferrari che era la sesta in termini di gerarchia, arrivo ancora secondo alle spalle solo di Valtteri Bottas in Mercedes; poi nel 2022 arrivo ad ottenere la sua prima vittoria in Austria, nonostante un problema al pedale dell’acceleratore che rimaneva aperto al 35%, davanti a Max Verstappen; e di nuovo secondo la scorsa stagione alle spalle del pilota olandese. Lando Norris non è da meno, che nelle scorse stagioni ha sempre portato a casa risultati positivi. Quest’anno è tutt’altra storia, la McLaren arriva in Austria avendo la vettura più veloce ma con soltanto una vittoria finora e tante occasioni sprecate, servirà un Norris perfetto e un muretto box non da meno, considerando anche che alla festa sarà presente anche il pilota monegasco. In lotta per il podio ci saranno sicuramente anche le Mercedes che vorranno proseguire la striscia positiva, in vista del GP di casa della prossima settimana. Da non sottovalutare saranno i track limits, che la scorsa stagione sono stati i protagonisti indiscussi, con più di 3 minuti totali di penalità sparsi fra i piloti in griglia. Qui conterà molto la bravura del pilota a saper “stare in pista”, considerando le modifiche apportate al circuito, dove, subito dopo il cordolo, hanno inserito una striscia di ghiaia per impedire ai piloti di andare oltre la linea bianca e guadagnare preziosi ma illeciti centesimi.