GP di Spagna: McLaren, la vettura più veloce, ma Norris è solo secondo; Verstappen vince la sua 61° gara in carriera; Mercedes di nuovo sul podio con Hamilton; Ferrari è la quarta tra le quattro, ma…

McLaren è arrivata in Spagna giovedì con un solo obiettivo: vincere. Il loro venerdì è stato molto buono con un ottimo passo gara per entrambi i piloti sull’1.19 basso e sull’1.18 alto. Ottimo anche il passo sul giro secco, infatti Norris ha conquistato la pole siglando un 1.11,383 solo 0,020 s più veloce del giro di Verstappen. In p3 c’è Hamilton distanziato dall’olandese di 0,298 s, dietro di lui Russell a solo 0,002 s. Terza fila tutta Ferrari, con Leclerc a 0,028 s da Russell, e alle sue spalle Sainz a 0,005 s. Pessima sessione di qualifica per Perez, qualificatosi in p8 alle spalle di Gasly con l’Alpine, e per Piastri, il cui primo giro gli è stato tolto causa track limits e nel secondo ha commesso un errore in uscita di curva 12 che lo portato nella ghiaia, dopodiché non ha terminato il giro e si è diretto ai box. Molto bene le due Alpine entrambe in Q3 e poi qualificatesi in p7 con Gasly e p9 con Ocon.
La gara sin dallo spegnimento dei semafori è stata strepitosa: una super partenza da parte di Norris e Verstappen, con il primo che va subito in difesa del secondo; ancora migliore la partenza di Russell, che vedendo Hamilton alle prese di Leclerc e Norris in difesa di Verstappen, passa tutti all’esterno e in curva due è già in prima posizione; Verstappen passa Norris e Leclerc passa Hamilton, ma il monegasco si ritrova la strada sbarrata da Norris e deve alzare il piede e Hamilton lo ripassa. Russell mantiene la prima posizione solamente per 2 giri, perché all’inizio del 3° è attaccato da Verstappen in curva uno all’esterno. Sempre al 3° giro Sainz passa Leclerc in curva 1, ma calcola male le misure e chiude la curva come se il monegasco non ci fosse; c’è il contatto, leggero danno all’alettone anteriore per Leclerc e Sainz va lungo e taglia la curva; subito lamentele per il pilota di casa che riferisce ai box che Leclerc non gli avesse dato spazio. Nelle interviste post-race Sainz ha affermato che lui fosse più veloce del compagno e che avendo gomma rossa nuova avrebbero dovuto attaccare le Mercedes, cosa non avvenuta poiché, una volta messosi davanti a Leclerc, il pilota spagnolo non si mai acceso e il distacco da Hamilton è andato sempre più in crescendo. Leclerc è andato in gestione gomme, che lo ha portato a fermarsi al giro 24, rispetto al compagno di scuderia che è rientrato ai box al 16° giro, entrambi montando gomme medie; giro, questo, che ha visto rientrare anche Russell, gomme medie anche per lui, che però ha avuto un problema alla posteriore destra e ha visto annullare tutto il distacco che aveva dal pilota spagnolo, ma resta davanti. Al giro 17 si ferma Hamilton, monta gomme medie, e al 19° giro raggiunge Sainz e lo supera con un mega sorpasso in curva 1; anche qui lo spagnolo si lamenta per l’aggressività di colui che l’anno prossimo lo sostituirà: sorpasso lecito e Hamilton sale in p4. Al giro 18 si ferma Max e anche lui monta gomme medie. Al 23° rientra Norris, gomme medie, e si ritrova in p6 alle spalle di Sainz all’uscita. Al 35° giro Norris arriva a Russell e abbiamo la bagarre e il sorpasso più bello del weekend: Norris lo sorpassa in curva 1 ma viene ripassato in curva 2 e sono ruota a ruota per tutto il primo settore e parte del secondo, fino a curva 7, dove Russell è costretto ad accodarsi; Norris è di nuovo secondo. Box per Russell e Sainz al giro 37, montano entrambi gomma hard, ed entrambi, una volta in pista, non hanno passo: la hard non si è rivelata la scelta giusta. Al 44° giro rientra Hamilton e monta gomma soft usata; esce alle spalle di Sainz in p7 e al 46° giro supera Sainz, questa volta senza difficoltà e senza drammi; al 52° sorpassa anche Russell e conquista il podio in p3. Al 45° giro si ferma Verstappen, soft usate anche per lui che esce alle spalle di Leclerc, ancora senza seconda sosta, in p3. Al 48° giro si fermano Norris e Leclerc, montano soft usate ed escono rispettivamente in p2 a 8 s da Max e in p6 a 7.5 s da Sainz. Da qui in poi la situazione è congelata nelle posizioni, con i distacchi che aumentano e diminuiscono: Norris inizia a guadagnare su Max 7/8 decimi di secondo a giro ma arrivato a un distacco di 5 s, Verstappen aumenta il passo e compie gli ultimi giri come fossero di qualifica. Verstappen vince davanti a Norris con un distacco di soli 2 s. Leclerc inizia a volare, già durante lo stint con gomma media era il più veloce in pista, ora con le soft gira sugli stessi tempi dei primi due e solo per un giro manca il sorpasso ai danni di Russell, che termina la gara i p4 distaccando il monegasco di soli 0,2 s. Sainz termina alle spalle di Leclerc con un distacco di 8 s, quasi raggiunto anche da un Piastri mai accesosi questo weekend, dietro di lui di 2,7 s.
Il GP di Spagna ha evidenziato i livelli dei piloti. Un Norris ancora non abbastanza incisivo per poter battere Max, che guida in maniera perfetta aiutato da super strategie da parte del muretto box. Strategie ancora altalenanti per Mercedes e Ferrari: entrambe hanno montato gomma hard a uno dei loro piloti, e nel caso di Mercedes, condizionando la gara di Russell. Sainz, invece, non ha mai avuto passo. Mentre Leclerc ha saputo sfruttare al massimo gli aggiornamenti apportati sulla monoposto, infatti, con gomma media, era il pilota più veloce in pista.