Veniamo adesso al vincitore, Max Verstappen, e agli altri due contendenti del podio. Qualifica incredibile per l’olandese che lo ha visto registrare lo stesso tempo al millesimo del poleman George Russell, ma che lo piazza in p2 poiché ha effettuato il suo giro dopo il pilota inglese; Norris parte terzo. In gara Max ha subito dimostrato di avere più passo e dopo qualche giro è già in scia di Russell, che però si difende bene e tiene a bada il pilota olandese. Max dopo una ventina di giri commette un errore che lo allontana da Russell e permette un ritorno di Norris, che lo supera. Successivamente Norris va a caccia anche di Russell, che attaccato dalla McLaren all’ultima chicane commette un errore e non compie la curva; quindi, va lungo ed è attaccato e superato anche da Max. Alla safety provocata da Sargeant, Norris non si ferma ai box, ma tutti alle sue spalle lo fanno; perde la prima posizione e Max torna leader della corsa. Sicuramente un errore non far rientrare Lando al box, facendogli così perdere la leadership al momento del box e scalare in p3, alle spalle di Russell e davanti a Piastri, ma sicuramente ennesimo errore della FIA ad aspettare troppo prima di far uscire una safety, con la Williams di Sargeant completamente distrutta e immobile nel mezzo della pista. Forse anche un errore a non dare bandiera rossa, visto che per spostare la Williams è dovuta entrare la gru in pista, che sappiamo essere una cosa non gradita dai piloti. Fatto è che questo ha sicuramente giocato a sfavore della McLaren e di Norris, che per tutta la gara sono stati al pari di Max e della Red Bull sul passo gara. Per quanto riguarda Russell, a fine gara, dopo la seconda safety provocata stavolta dal contatto tra Carlos Sainz e Alexander Albon, si ritrova alle spalle di Oscar Piastri, in p4, dopo aver già effettuato, come anche i piloti davanti a sé e come il suo compagno che è alle sue spalle, il pit stop per montare le slick. La Mercedes ha più passo della McLaren, che dopo aver montato le gomme slick perde prestazione. Così i piloti della Mercedes raggiungono il pilota australiano: Russell, dopo diversi tentativi di sorpasso, commette un errore di valutazione e compie l’ultima chicane girando su Piastri, va lungo e non compie la curva; Piastri resta davanti e Hamilton sorpassa Russell. Hamilton poi va a caccia e sorpassa anche Piastri e sale in zona podio. Russell a sua volta riesce finalmente a superare Piastri e va a caccia di Lewis. Lo prende e lo supera prendendosi di forza il podio, ed è qui che vediamo un Russell diverso. Un Russell poco incisivo nelle lotte con gli altri piloti, anche dando uno sguardo alla passata stagione (Singapore), ma molto aggressivo quando deve attaccare il suo compagno di scuderia; anche qui come in Qatar 23, anche se con esito diverso, in Mercedes non sembra scorre buon’aria tra i due piloti. Fatto sta che, se Russell avesse lottato, così come ha fatto con Hamilton, con Piastri, forse avrebbe potuto raggiungere Norris e addirittura lottare per la vittoria, considerato il passo che aveva la Mercedes nei confronti degli altri competitors. Sicuramente buonissimo weekend per Mercedes e McLaren ma da entrambe le parti grossi rammarichi per non aver tentato e fatto di più. Ennesimo weekend perfetto sotto l’aspetto strategico della Red Bull, che conquistano una vittoria proprio quando i competitors sembravano averne di più.